di Fausto L. Lanzuisi - Il titolo non è mio, ma di un mio amico carissimo che condivide il mio lavoro, le mie passioni (alcune...) e la riflessione sulla vita. Un giorno parlando del nostro lavoro di insegnante disse che più che "segnare" la mente dei nostri alunni, lasciando impresso un metodo di approccio alla realtà dovremmo suscitare "sogni". Questo blog è la cronaca, disordinata e caotica, del mio quotidiano impegno nel suscitare "sogni".
sabato 25 novembre 2017
domenica 5 novembre 2017
Iniziato il Progetto approvato dal Collegio Docenti il 24/10/217
IL NOSTRO TERRITORIO SI RACCONTA
(incontro con autori che hanno scritto sul Circeo)
Molti
autori hanno scritto sul Circeo, descrivendo e raccontando l’inestimabile
patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio. Il Progetto intende
fa conoscere e incontrare, laddove sia ancora possibile, gli autori e le loro
opere.
AREA RIFERIMENTO PTOF: Area 5 -
Conoscenza del territorio ed educazione ambientale
ISTRUZIONI OPERATIVE PER I DOCENTI E ALUNNI COINVOLTI
1. A ogni
docente di Italiano e a ogni alunno della classe terza verrà consegnato (omaggio dell’autore) il libro “Che bella la vita nosta” di Mario Di
Genua.
2. Ogni classe
dedicherà del tempo al confronto in aula (secondo
le esigenze didattiche stabilite dal docente di italiano) sulle personali
impressioni, in itinere, della lettura del libro.
3. Ogni alunno (ogni classe) dovrà concludere la
lettura del libro entro e non oltre il 7
gennaio 2018.
4. Nella
settimana successiva (dall’8 al 12 gennaio) gli
alunni dovranno compilare (singolarmente
o in gruppo) una scheda di lettura
(ho allegato due ipotesi di scheda, ma
ogni docente è libero di adottare qualsiasi modello) relativa al libro
letto che consegneranno al proprio insegnante di Italiano.
5. Venerdì 26 gennaio 2018 gli alunni
della classe 3A e venerdì 2 febbraio 2018
gli alunni della 3B e 3C, nei propri plessi, incontreranno, per un confronto, l’autore
Mario Di Genua.
venerdì 29 settembre 2017
Indicazioni operative per i gruppi di studio della 1° fase della 2°U.A.: "Gesù della storia"
Link per aprire le schede operative con le indicazioni ai gruppi di studio:
domenica 14 maggio 2017
martedì 2 maggio 2017
giovedì 27 aprile 2017
Tabella di sintesi di alcune tappe della storia del cristianesimo
Link utile per scaricare il file pdf:
domenica 23 aprile 2017
mercoledì 12 aprile 2017
Auguri di Pasqua
La tela,
oggi conservata alla National Gallery di Londra, viene dipinta a Roma per il marchese Ciriaco
Mattei nel 1601, quando Caravaggio è ormai considerato “il massimo pittore di
Roma”.
La scena, narrata dal Vangelo di Luca, si riferisce al
momento in cui sulla via di Emmaus (un villaggio vicino a Gerusalemme) Cristo
compare a due suoi discepoli (che non sanno della sua resurrezione) senza farsi
riconoscere. Entrati in una locanda e sedutisi a tavola per rifocillarsi, i due
apostoli riconoscono Gesù quando egli benedice il pane e lo spezza.
Nel dipinto la luce illumina e
definisce i gesti drammatici dei protagonisti e le loro vesti colorate.
Gesù ha i capelli lunghi e il volto senza
barba, nella ripresa di un’antica tradizione iconografica paleocristiana che
consente di esplicitare alcuni elementi di carattere teologico.
Infatti Gesù, essendo risorto, appare in
tutto il suo splendore di uomo realmente vivo ma nelle sembianze è diverso e
per questo non subito riconosciuto dai discepoli.
Egli è vestito di rosso con un mantello
chiaro su una spalla, ha gli occhi socchiusi e le mani sono ferme nel gesto
della benedizione del pane. I due commensali, vestiti da pellegrini, sono
rappresentati nello sconvolgimento interiore conseguente al riconoscimento.
La sorpresa è enorme. Il personaggio di
spalle sembra scostare di scatto la sedia per lo spavento. Quello sulla destra
allarga le braccia come meravigliato (ma forse anche a mimare la croce) per
l’apparizione prodigiosa e con la mano sembra bucare la superficie del quadro;
l’oste rimane impietrito.
Nel
dipinto sono presenti simboli:
sulla tavola, il pane e
il vino sono
simbolo del corpo e del sangue di Cristo e quindi del suo sacrificio. Il
canestro colmo di frutti molto maturi è simbolo della fragilità dell’esistenza
terrena; il tempo passa e inesorabilmente deteriora le cose, fa appassire le
foglie dell’uva, spacca i fichi e
la melagrana,
intacca la buccia delle mele.
La conchiglia che
compare sul vestito del personaggio di destra è un simbolo di pellegrinaggio.lunedì 13 marzo 2017
sabato 11 marzo 2017
mercoledì 8 febbraio 2017
L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Jean Giono
Racconto proposto al termine della riflessione sul "senso della vita".
L'uomo che piantava gli alberi è l'esemplare racconto di un pastore
che ha trasformato una vallata desertica in una meravigliosa foresta,
ridandole vita
Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole.Ma,se metto in conto quanto c’è voluto di costanza nella grandezza d’animo e d’accanimento nella generosità per ottenere questo risultato, l’anima mi si riempie di un enorme rispetto per quel vecchio contadino senza cultura che ha saputo portare a buon fine un’opera degna di Dio.
martedì 3 gennaio 2017
Pubblicata nella pagina Progetto Cultur@rte la carta n.31 (quarta coppia di carte)
Progetto ancora in attesa di essere valorizzato dall'Amministrazione pubblica o dalla ProLoco (per esempio come gadget pubblicitario del territorio o come miniguida turistica da offrire ai visitatori, ...),mentre aspettiamo fiduciosi lo pubblichiamo su questo blog (blog creato a uso e consumo per i mie studenti e per le necessità didattiche).
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