domenica 30 ottobre 2016


Che cos'è Padlet


Padlet può essere definito come un muro virtuale per appuntare, assemblare, collaborare. Si tratta di una webapp per pc, tablet e smartphone che necessita solo di una semplice e veloce registrazione per essere utilizzata. Una volta entrati con il vostro account, cliccando l'icona in alto a destra "New" si aprirà una nuova bacheca, sulla quale potete inserire, tramite doppio click, pos-it virtuali, che possono contenere testi, ma anche link, immagini, video, mappe, etc. Il padlet si può pertanto utilizzare per salvare idee o contenuti digitali riguardanti un argomento per realizzare a scuola lezioni multimediali e altro.

Attraverso l’opzione “privacy”, ogni muro virtuale creato può rimanere visibile solo a chi lo realizza o essere visibile anche ad altri e, in quest’ultimo caso, possiamo scegliere se dare l’opportunità ai visitatori di scrivere qualcosa o di visualizzare soltanto. Per maggiore sicurezza si può anche spuntare l’opzione “modera post”, in modo che i post, prima di comparire sulla bacheca, vengano approvati dal moderatore (quindi noi o chi decidiamo di nominare moderatore).

Esistono svariate possibilità di rendere il nostro muro virtuale più piacevole o di adattarlo alle nostre esigenze: possiamo inserire un titolo, una descrizione, una miniatura, impostare lo sfondo, modificare la struttura; possiamo inoltre condividerlo attraverso i social media più noti (facebook, twitter, pinterest, linkedin, google+, tumblr) ed esportarlo come pdf, png, Excel etc..

Se dovessero sorgere dei dubbi sul suo utilizzo, basterà cliccare sull’icona “?” e troveremo le F.A.Q. e la possibilità di inviare un’email con le nostre richieste di chiarimenti. Sulla nostra home page personale possiamo poi scegliere di visualizzare tramite la barra in alto: la “dashboard“, che mostra “un’istantanea dei nostri più recenti e migliori (padlet)”; “padlets” (la lista dei padlet da noi creati o condivisi con noi); “collaborators” (l’elenco di coloro che hanno collaborato ai nostri padlet); “files” e “links” (tutti i file da noi caricati o i link aggiunti); “settings” (le impostazioni del nostro account); “profile” (il nostro profilo). Infine su youtube non mancano i video-tutorial riguardanti Padlet. Ho riportato un esempio concreto di questi video-tutorial.






lunedì 24 ottobre 2016

Commentare la frase di Plutarco: 
lavoro conclusivo della prima parte della 2°UA 
delle classi prime sull'evento religioso.


"Se tu andassi in giro per il mondo, potresti trovare città prive di mura, che ignorano la scrittura, non hanno re, case e ricchezze, non fanno uso di monete, non conoscono teatri e palestre; ma nessuno vide nè vedrà mai una città senza templi e senza divinità." (Plutarco 46-127 d.C.)

giovedì 20 ottobre 2016

INDICAZIONI PER I GRUPPI DI STUDIO

1.  I gruppi di studio costituiscono parte integrante del lavoro scolastico di quest’anno e richiedono grande impegno, responsabilità e serietà. Il metodo di lavoro adottato segue i principi del Cooperative Learning(1).

2.      I gruppi sono costituiti da tre a cinque (max) componenti, ma un gruppo di quattro elementi  è probabilmente il più equilibrato e consente di ottimizzare i risultati. L’obiettivo , di norma, dovrebbe essere quello di costituire gruppi eterogenei, composti da elementi con diverse risorse che, potenzialmente, si possano fra di loro intrecciare in una logica di cooperazione reale.

3.   I gruppi sono formati da una delle seguenti modalità:
a. La scelta casuale
b. La scelta casuale secondo un criterio di stratificazione
-      Secondo una selezione definita dai risultati scolastici
c. La scelta dell’insegnante
-       Secondo un approccio sociometrico
d. L’auto-selezione dei partecipanti
-       Per empatia reciproca
-       Secondo la posizione espressa su un argomento specifico (attraverso la tecnica dello schieramento)
-       Per interesse suscitato dall’argomento

            4.      Ogni gruppo lavora su materiali di ricerca e documentazione, comuni e/o autonomi, sugli             argomenti dell’Unità di Apprendimento (U.A.), per realizzare, al termine, un “prodotto”                          multimediale da presentare in classe.

            5.      Ogni gruppo di studio deve rispettare le seguenti fasi di lavoro:
a. Prevedere un coordinatore
b. Elaborare un piano di lavoro (scritto sul quaderno) che tenga conto degli argomenti dell’UA, del tempo e del materiale contenutistico e tecnologico a disposizione, della possibilità di utilizzare il BYOD(2), delle competenze tra i componenti del gruppo, delle consegne (compiti) indicate dall’insegnante e dalle modalità tecniche per la presentazione pubblica del “prodotto” da realizzare.
c. Studiare e conoscere l’argomento dell’UA in corso (oltre il testo scolastico sono ha disposizione, anche, gli appunti dell’insegnante e tutti i documenti e le risorse reperite autonomamente degli alunni).
d. Realizzare  il prodotto multimediale da presentare in classe.
e. Presentare in classe il “prodotto” multimediale.


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(1):  Il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento in cui gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento.
(2): B.Y.O.D. è l’acronimo di Bring Your Own Devices , ovvero “porta il tuo dispositivo” ovvero il PC/Notebook, il tablet, lo smartphone etc. e significa che gli alunni possono utilizzare durante le lezioni, sotto la responsabilità dell’insegnante, tutti i dispositivi elettronici, personali, che sono disposti a portare in classe. A questo proposito c’è nel Regolamento di Istituto un articolo specifico che ne disciplina l’uso.


L’insegnante di religione
  Prof. Fausto L. Lanzuisi