Pasqua di Resurrezione 2021
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L'Incredulità di San Tommaso |
L’opera è realizzata da Caravaggio tra
il 1600 ed il 1601, (ora conservata a
Postdam nella Bildergalerie).
Caravaggio riporta sulla tela fedelmente
il passo che vede come protagonista San Tommaso. L’apostolo Tommaso dopo la
morte di Cristo afferma che crederà alla resurrezione solo quando potrà vedere
coi suoi occhi e toccare con mano le sue ferite. “Se non metto il dito nel
posto dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò!”
(Vangelo di Giovanni, 20, 19-29). La scena narra l’episodio con profondissimo
pathos e drammaticità. Lo sfondo scuro tipico di Caravaggio e la luce
proveniente da sinistra (quella cioè che rivela la verità divina) mettono a risalto
i protagonisti dell’opera. Oltre a Gesù e Tommaso, in secondo piano altri due
discepoli assistono all’opera.
San Tommaso ficca il dito nel costato di
Gesù che quasi “spinge” la mano per fargli sentire ancora di più le sue ferite.
Questo gesto sottolinea la volontà di far trionfare la verità.
Gli altri due personaggi in realtà non
si sa bene chi siano, se discepoli o semplici passanti. Caravaggio non a caso
sceglie questi soggetti: l’universalità della potenza della fede coinvolge chiunque.
Chiunque deve fare esperienza dell’amore di Dio. L’opera assume quindi un
messaggio universale che va al di là delle epoche e delle persone. Questa
universalità viene sottolineata anche dalle diverse “mani” che si paragonano.
Quelle di Gesù sono affusolate e pulite, quelle di Tommaso tozze e sporche.
Nessuno è escluso da Dio, soprattutto quelli “sporchi”, cioè i peccatori. Lo
sguardo di Tommaso è più quello di uno scienziato intento a studiare che quello
di un discepolo. La sua resa espressiva è potentissima, è quella di uomo
incredulo e al tempo stesso stupito e timoroso. Quella degli altri due uomini
sembra invece urlare curiosità e interesse nel “verificare” la parola di Gesù. Le
posizione dei personaggi non è – ovviamente – scelta a caso. Gesù e Tommaso
sono disposti in un primo piano ipotetico lungo una diagonale che parte da
sinistra in basso e va verso destra in alto. La disposizione
delle teste dei protagonisti disegna una croce Gli sguardi degli spettatori
formano un triangolo. Questi espedienti tipici di Caravaggio
elevano il pathos della scena a livelli altissimi. Guardando l’opera sembra
quasi di sentire sulle nostre dita le ferite che sta toccando San Tommaso. La
concentrazione emotiva dello spettatore oltre che moltissimi virtuosismi
tecnici fanno anche questo lavoro di Caravaggio un’opera straordinaria.